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Gelato alle pere e “Lode ai mangia gelati”

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Gelato alle pere e "Lode ai mangia gelati"

LADRO 1: “Ranocchia, hai sentito cosa ha detto il ‘mangia gelati’?!Ha detto che questo qui, questo sugli alberi è il “suo regno”!

RANOCCHIA: “Tra questi ‘mangia gelati’, ogni tanto ne nasce per sbaglio qualcuno più in gamba…”

(“Il Barone Rampante”, Italo Calvino)

Gelato alle pere e "Lode ai mangia gelati"

Inutile dirlo, ma io mi sono sempre sentita una ‘mangia gelati’ proprio come Cosimo Piovasco di Rondò.

Certo che Lui non sapeva di esserlo, ma era così che i tutti i ladruncoli di frutta intendevano gli ‘altolocati’ o, più semplicemente, i proprietari di alberi di frutta che potevano evitare di macchiarsi dell’infamia del furto. Tutto qui.

Gelato alle pere e "Lode ai mangia gelati"

Così, quando l’altro giorno mi sono arrampicata sull’albero di pere, in giardino, ho ringraziato il ‘Caso’ di poterne raccogliere, sentendo il privilegio di essere anch’io “in alto locata’’ proprio come una “mangia gelati”. Proprio come Cosimo, beato Barone Rampante sugli alberi di Ombrosa e dintorni.

E da certe altezze non ho ripensato solo a Lui, ma anche all’età in cui promesse solenni, amicizie segrete e merende rubate venivano  rigorosamente vissute, da me e mio fratello, sulla piattaforma di legno costruita da mio padre sul secolare albero d’ulivo davanti casa.

Un tempo immobile e ‘orizzontale’ ho passato a controllare il passaggio delle nuvole tra foglie degli alberi e a pormi domande più sulle mie passioni, che sui fatti di una vita ancora da scoprire. Ad esempio: “Avrei continuato a salire sugli alberi?”

Ma la verità è che mai nessun indizio né alcun sospetto di questa vita lontana dalla mia terra d’origine, mi aveva dato la certezza di un nuovo albero in cui trovare la mia dimensione e da cui mettere a fuoco le cose da un punto di vista diverso.

Così l’altro giorno mi sono arrampicata sull’albero per raggiungere i rami dove i frutti più belli sembravano irraggiungibili e, riassaporando il piacere della giusta distanza dalle cose, ho pensato che un ‘gelato alle pere’ poteva fare di me una ‘mangia gelati’ in piena regola.

Lascerò un po’ di gelato in più ai golosi di cuore ma anche ai ritardatari metodici che non dovranno temere terminate le scorte di gelato anche per loro. E a tutti quelli che passando di qua avranno la sensazione di non trovarmi, basterà alzare il naso all’insù per accertarsi della mia presenza, sempre, nel punto esatto in cui le chiacchiere ricevono più ossigeno.

Gelato alle pere e "Lode ai mangia gelati"

Ricetta gelato alle pere per ‘mangia gelati’

Ingredienti: 370 gr di pere biologiche; 250 ml di panna liquida fresca; 150 ml di latte fresco intero; 150 gr di zucchero (io, quello di canna).

Procedimento: pulire le pere senza privarle della buccia, frullarle con il latte e lo zucchero, poi unire la panna e mescolare.  Versare tutto nella gelatiera e avviare l’apparecchio. Dopo 30′ minuti il composto sarà aumentato di volume, guadagnando anche consistenza. Disporre in apposte formine da ghiacciolo. Far raffreddare in freezer almeno tre ore. Per facilitare la fuoriuscita dei gelati dalle formine, basterà tenerli sotto acqua corrente per qualche minuto.

 

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